Cicerone descrive Roma...caratterizzata dai colli...e dalle strade disordinate e caotiche

"Roma situata in cima ai suoi colli e in fondo alle sue valli, sollevata e sospesa in aria con le sue case a parecchi piani, con brutte strade e strettissimi vicoli".

Così descriveva l'Urbe nientemeno che Cicerone. Si riferiva ovviamente alla 'sua' Roma, quella del I secolo d.C. ma, in fondo, Roma è sempre stata così anche dopo le annunciate e a volte eseguite "riforme edilizie ed urbanistiche", all'insegna di una più organica ed organizzata pianificazione ed organizzazione.
Ma Roma rimarrà sempre un po' caotica, diseguale e 'casuale' (nonostante l'impegno per la pianificazione) e, del resto, ancora oggi la sua caratteristica di avere colli disseminati un po' ovunque - e di non essere mai uguale nell'edilizia e in tutto il resto, muovendosi tra le sue varie zone - la rende così affascinante, bellissima ma anche difficile da organizzare urbanisticamente!

Un altro elemento interessante che emerge che è importante da sottolineare è che i romani distinguevano Roma soprattutto dai suoi colli! Colli e le pianure tra esse. Certo, esistevano le "regioni" (cioè i 'quartieri', create da Augusto nel I sec a.C.), esistevano alcune strade con nomi (ma erano la minoranza) ma, sostanzialmente, i romani si regolavano soprattutto con i colli, che erano ovviamente di più dei canonici sette colli!

Un romano avrebbe detto: "Tizio abita sul Quirinale", oppure "la taberna si trova nella valle tra il Quirinale ed il Viminale".