Il Rococò

Il termine rococò deriva dalla parola francese rocaille, che indica un tipo di decorazione con conchiglie e pietruzze. Ai tempi essa era molto comune nella decorazione delle grotte artificiali dei grandi giardini. Il principale centro europeo di sviluppo è la Francia di Luigi XV (1715-1774).

Si manifesta nella pittura, nell'architettura e nei giardini che tendono a diventare ancora più scenografici.

A Roma (così come altrove) si trova soprattutto negli interni, dove si concretizza in un accentuatissmo decorativismo. Nel rococò ​gli specchi sono i protagonisti assoluti e spesso vengono collocati uno di fronte all'altro, creando così il particolare effetto di 'infinito': si osserva, infatti, un particolare fenomeno ottico (illusione ottica) che dilata lo spazio all'infinito! Altrimenti gli specchi vengono collocati su quasi ogni spazio delle pareti e del soffitto.

Altra caratteristica tipica sono gli stucchi! Elaborati e munuti, elegantissimi, se ne ammirano sempre moltissimi e in numero spropositato. Ma anche le maioliche.

Anche i mobili sono una tipologia in cui il rococò 'imperversa': anche essi sono decoratissimi. Ma, in generale, tutti gli arredi in generale, come ad esemprio gli arazzi, porcellane sono coinvolti: le forme  sono sempre fantasiose ed elaboratissime.

I materiali sono molto ricercati ed eleganti e gli oggetti sono realizzati con una cura e raffinatezza tecnica notevolissime. Sono lo specchio di una cultura raffinata (ed, ovviamente, lontana anni luce dal tenore di vita della stragrande maggioranza della popolazione del tempo) che ricerca e vuole essere circondata da grazia ed oggetti ricercati e rari e preziosi.

Le forti settecentesche vicino in questo splendido e capriccioso e fuori dal mondo mondo...senza quasi accorgersi dei bisogni delle masse e della popolazione che comincia a covare sentimenti che poi sfoceranno nelle rivoluzioni della fine del secolo.