Le terme romane

In Occidente, la civiltà romana è stata l'unica, prima dell'età contemporanea, ad avere realmente compreso l'importanza dell'igiene collettiva per tenere lontane epidemie, malattie e infezioni (Solo nel Novecento gli 'occidentali' torneranno ai livelli dell'antichità romana). Igiene collettiva, per tutti: dunque non solo per l'élite più ricca. Ciò era essenziale per il benessere collettivo. Ecco perché esistevano terme pubbliche, dove il biglietto d'ingresso aveva un costo irrisorio e spesso era gratuito. All'interno c'erano anche biblioteche, palestre, giardini, teatri. Tutto invogliava ad andarci. Si poteva anche e soprattutto incontrare gli amici ed i parenti ed anche fare incontri d'affari.

Anche grazie a ciò l'usanza di andare ai bagni divenne una radicata e quotidiana abitudine sociale seguita da tutti, dal senatore allo schiavo.

Innanzitutto le terme erano magnificamente decorate e c'erano marmi preziosi sul pavimento e sulle pareti. E poi magnifici stucchi che potevano raffigurare ninfe, satiri e personaggi mitologici come Ercole.
Si passava nello spogliatoio (Apodyterion), che avevano nicchie-armadietti o veri e propri armadi dove i clienti si spogliano e lasciano i vestiti. Poi si poteva dunque accedere al Frigidarium, con vasche di acqua gelida in cui immergersi. Ambiente con temperatura e un aroma gradevoli. L'acqua delle piccole piscine era generalmente profumata con essenze orientali, un'abitudine raffinata che aveva anche e soprattutto  il vantaggio di mascherare gli inevitabili cattivi odori in luoghi frequentati da tante persone.
Attraverso grandi passaggi con grandi e pesanti porte si poteva cambiare sezione ma, in genere, il percorso era canonico. Le porte erano spesse perché dovevano garantire l'isolamento termico tra le sale che avevano ovviamente temperature diverse. E si passava nel Tepidarium, dove di solito si sosta per un po' durante il percorso: alcuni pesi lasciati in un angolo con sentono a chi vuole di fare esercizio e innescare così la sudo razione prima di accedere nel piccolo "inferno" delle terme, il Calidarium, un ambiente che di solito è esposto a sud per sfruttare al meglio il calore solare, ed è provvisto di finestroni che consentono al sole di riscaldare ulteriormente l'aria. Altrimenti, se le terme erano ubicate in zone centrali e densamente urbanizzate (soprattutto il caso delle terme private) si utilizzano i forni (praefurnia) che producevano l'aria bollente che riscaldava l'ambiente passando sotto il pavimento e nello spessore delle pareti. Nel caso dei pavimenti l'aria calda poteva circolare grazie al fatto che i pavimenti fossero costruiti sopra a pile di mattoncini (detti suspensurae), l'intercapedine era detta hypocaustium (in greco hypocausis significava forno). Esistevano spesso grandi cisterne presso le terme per conservare grandi quantità d'acqua. Come detto, l'aria calda circolava anche all'interno delle pareti, nelle quali si inserivano delle serie di mattoncini forati o tubi in terracotta (parietes tubulati). I forni (hypocausis in greco) si trovavano sotto al piano di calpestio si usavano anche per il riscaldamento dell'acqua delle vasche. Il cocciopesto garantiva l'impermeabilità.

In genere le terme avevano annesse anche delle palestre (A dirla tutta la trafila completa consigliata consisteva negli esercizi ginnici a cui dovevano seguire la sauna e poi i bagni in immersione). E spesso c'erano grandi zone dedicate al relax e alla chiacchierata (cosa che avveniva anche durante i bagni e le passeggiate termali); c'erano spesso anche biblioteche e teatri (nell'emiciclo generalmente posto alla fine del recinto del complesso termale). Le terme erano anche e soprattutto un luogo di incontri e convivialità. A volte c'era anche un museo, botteghe per acquisti, mescite per bere e per mangiare. C'erano a volte anche sale per il massaggio o per ungere la pelle con una miscela (ceroma) di olii profumati e cera. Ma anche la sala del destrictorium, in cui ci l'olio veniva asportato, assieme al sudore e alla polvere, dopo l'esercizio sportivo. Ogni persona aveva con sé un vasetto per gli unguenti ed uno o più striglili per rimuovere olio dalla pelle ... pulendosi 

A Roma chiunque si lavava ogni giorno. A noi sembra normale lavarci ogni giorno ma per molto può essere sorprendente scoprire questo caso della Roma antica sia stato l'unico caso sul pianeta fino all'età moderna!

Roma era detta "regina delle acque". Gli acquedotti ne portavano tantissima ed, oltre a fare funzionare le terme, erano preziose per trascinare via i liquami pericolosi attraverso tubature sotterranee. Ciò è stato essenziale per evitare epidemie che, invece, tutti ricordiamo avere caratterizzato le ere successive all'antichità in tutta Europa e nel mondo. Ovunque, anche in città molto più piccole di Roma.