Monumento Sepolcrale detto Torrione Prenestino

Monumento Sepolcrale detto "Torrione Prenestino"

Uno dei monumenti romani più straordinari ma anche dei più sfortunati: il mitico Torrione Prenestino!

Si tratta di un incredibile monumento sepolcrale romano dalle dimensioni colossali (ben 42 metri di diametro: secondo solo ai mausolei di Adriano e Augusto, leggermente più piccolo del Monte del Grano e ben più grande del celebre Mausoleo di Cecilia Metella). Eppure, questo monumento è da sempre semisconosciuto ai più e non è mai stato abbastanza valorizzato.

Si trova sulla via Prenestina, all’altezza di Piazzale Prenestino e risale alla fine del I sec a.C. Originariamente era una tomba della tipologia a tumulo (esattamente come i celebri mausolei imperiali sopracitati): quindi il gigantesco tamburo circolare, che ancora si conserva, era in origine completamente riempito di terra e questa andava poi a salire ulteriormente verso il centro del monumento, andando a formare una ‘montagna’ a forma di cono. Il tamburo circolare, come consueto in quei tempi, era originariamente ricoperto di travertino o marmo.

Molto probabilmente il cono di terra era cosparso di cipressi, esattamente come i Mausolei di Adriano e Augusto e, verosimilmente, sulla sommità, c’era la statua del defunto (che ancora oggi non è stato identificato dagli studiosi).

L'ingresso del mausoleo si trova sul lato opposto della via (oggi risulta murato) e, originariamente, tramite un corridoio interrato (dromos), si poteva accedere alla camera sepolcrale, a pianta cruciforme, dotata di tre nicchie rettangolari.

Sia la cella che il dromos erano in opera quadrata a blocchi di tufo ed entrambi erano coperti con volta a botte. In realtà, scavi novecenteschi hanno scoperto la presenza di un secondo livello inferiore: i dromos, insomma, sono due così come due sono le camere sepolcrali e il tutto è sovrapposto.

Nel Medioevo fu sede di un rinomato vigneto, il cui vino riforniva nientemeno che il Patriarchio Lateranense, sede del papa e del suo seguito.

Ma se si tratta di un monumento sepolcrale allora perché si chiama Torrione? Beh, perché nel Quattrocento la famiglia Ruffini, che ne era proprietaria, ci fece costruire una torre (ma forse ne esisteva una sin dal medioevo) oltre ad altri edifici, oggi non più esistenti ma che potete vedere nella stampa nelle immagini.

Peraltro, i Ruffini utilizzarono la struttura come cantina: in effetti, il fatto che la cella si trovasse al di sotto del tumulo garantiva un ottimo microclima, che rimaneva pressoché costante: perfetto per la conservazione di cibi e oggetti!

A inizio Settecento il complesso fu venduto ai padri domenicani irlandesi i quali, tra le altre costruzioni (tra le quali un casale), costruirono anche il pozzo che ancora si può vedere accanto al tamburo, sul lato sinistro. Il pozzo è stato rimaneggiato nell'Ottocento.

Purtroppo l’aspetto del monumento è stato stravolto nel Novecento: il bombardamento di San Lorenzo (18/7/1943), causò la distruzione delle strutture medievali e rinascimentali, nonché il crollo di una parte del dromos. Seguì nel 1948 il completo svuotamento del terrapieno: ed è per questo che oggi il monumento appare innaturalmente ‘vuoto'; il suo aspetto originale è stato completamente alterato e ciò non permette più di capire quale fosse l’originale conformazione (specie se non si è esperti).

Il ‘colpo di grazia’ fu poi assestato negli anni Sessanta quando, in occasione dell’ampliamento della via Prenestina, fu addirittura demolito una parte del muro circolare esterno (Interessante notare però come, in questo modo, il tamburo abbia comunque assunto una conformazione in qualche modo analoga al colonnato di san Pietro…e sembra pertanto ‘abbracciare’ la cella sepolcrale così come il visitatore stesso! Inoltre, tale asportazione ha effettivamente permesso la visione della camera sepolcrale, che altrimenti sarebbe rimasta nascosta).

Inoltre, come se il 'taglio' non fosse stato abbastanza, costruirono le enormi rampe di accesso in cemento armato alla famigerata Sopraelevata della Tangenziale proprio lì davanti, mortificando ulteriormente il monumento e nascondendolo molto alla vista; in ogni caso non rispettando l’area di rispetto che senza dubbio meritava (e che merita tutt'oggi).

Oltretutto, già dai primi anni del secondo dopoguerra, a ridosso del monumento sorsero a ridosso del monumento molte baracche che costituirono il cosiddetto Borghetto del Torrione. Queste casupole furono abbattute solo nel 1980 ed ancora oggi, in realtà, ne sopravvivono alcuni resti.

Fortunatamente, negli ultimi tempi sembra che finalmente le istituzioni si siano ‘svegliate’ ed il Torrione e l'area circostante sono stati sottoposti a vincolo archeologico in base al DL 42/2004. In seguito a ciò, in data 29 dicembre 2010, è stato inaugurato un parco, che ha finalmente valorizzato un tantino l’area. Il parco non è sempre stato mantenuto come meritava ma devo dire che oggi esso è finalmente abbastanza ben tenuto e godibile: vi consiglio senz’altro una visita!