Musei Capitolini

I Musei Capitolini sono un patrimonio dell'Umanità oltre che del Comune di Roma. Ma sono anche e soprattutto il "vero patrimonio" di ogni romano! Quello di cui tutti i romani sono proprietari, solo per il fatto di essere romani o di sentirsi tali! E questo perché il museo nacque proprio come "regalo simbolico" fatto da papa Sisto IV ai romani, con opere d'arte simboliche, tipicamente romane e simboliche della Città Eterna! Tutti dovremmo conoscere ed amare e frequentare spesso questo incredibile scrigno che conserva reperti ed oggetti d'arte sublimi.

Ma soprattutto dovremmo sempre venire qui perché questo è una sorta di "sacrario di Roma e dei suoi simboli" In effetti, il museo è proprio nato come sacrario, per celebrare Roma ed i romani, anche se il papa che lo fece, Sisto IV appunto, lo fece un po' come "contentino" da dare ai romani che avevano da poco perso la libertà civica che avevano avuto nel Medioevo, libertà civica esattamente come avvenne negli altri comuni d'Italia.

Tutti noi romani dovremmo conoscere ed essere di casa ai Musei Capitolini. Essi raccontano e ricordano la storia di Roma e soprattutto del suo primo comune medievale, con le sue nobili aspirazioni (magari non sempre veramente autenticamente popolari e dalla parte proprio di tutti) di rappresentanza dell'universalità dei cittadini. Tutti dovremmo sentirci a casa ai Musei Capitolini ed avere dimestichezza con le opere in esso conservate perché quasi tutte ci parlano della storia della città e delle sue istituzioni! Sono il NOSTRO patrimonio! La lupa, la mensa ponderaria, il leone che sbrana...

Sala degli Orazi e Curiazi

La decorazione ad affresco della Sala degli Orazi e Curiazi, l'Aula Grande del Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini, fu eseguita dal Cavalier d'Arpino (Giuseppe Cesari) tra la fine del XVI secolo e l'inizio del successivo. Concepiti come arazzi stesi lungo le pareti, gli affreschi raffigurano alcuni episodi della più antica storia di Roma narrati dallo storico Tito Livio, ripresi anche dai medaglioni monocromi sottostanti.

Ai lati corti della Sala si possono ammirare anche due monumentali statue di papi: quella marmorea di Urbano VIII, opera di Gian Lorenzo Bernini e dei suoi allievi, e quella in bronzo di Innocenzo X, eseguita da Alessandro Algardi.