Parco Archeologico di Centocelle


Lo sapete che a Roma c'è un parco in cui si può anche camminare su una vera pista di atterraggio per aerei?!?  E si tratta addirittura del primo aeroporto italiano della storia!!!
Stiamo parlando del Parco Archeologico di Centocelle, realizzato su parte dell' "antico" aeroporto omonimo!
È aperto al pubblico già da un bel po' di anni ma purtroppo non è mai davvero "decollato": non è mai stato reso veramente godibile. Poche panchine, nessuna 'attrazione' per i bambini....
In ogni caso, merita certamente una visita: si tratta di qualcosa di davvero surreale ed interessante!

Quello che rende particolarmente 'emotivamente coinvolgente' il parco è il fatto che per un grande suo tratto esso sia totalmente privo di alberi. Ciò è evidentemente dovuto al fatto che l'area appartenesse all'aeroporto ed è incredibile come questo piano appaia quasi 'sconfinato' a chi passeggia! La sensazione è, del resto, amplificata dal fatto che la zona in cui sorge il parco sia la zona sud-est di Roma, una delle zone più urbanizzate della città, in cui è raro avere l'occasione di godere di uno spazio ampio e largo, di ampio respiro. Qui, invece, ci sono appunto questi spazi sconfinati ed è incredibile quanto sia emozionante e quasi overwhelming sia goderne!

Oltretutto, si vedono 'monumenti' abbastanza importanti, quali la Torre di Centocelle, il "Cupolone" della Chiesa di San Giovanni Bosco di Cinecittà e le due "Torri Campanarie" di S. Maria Ausiliatrice, al Tuscolano.

E poi c'è un'altra vista che è alquanto spettacolare: quella sul grande palazzo dove oggi sono gli uffici del Segretariato Generale della Difesa. Il palazzo è costruito in notevole architettura ed ha, oltretutto, una visione particolarmente impressionante proprio dietro alla pista di decollo ed atterraggio. E' particolarmente impressionante visto dalla pista.

Infine, dal parco si ha una bella vista della zona più antica e 'nobile' del quartiere di Centocelle (zona Piazza delle Camelie) e, soprattutto, della bella stazione della Roma-Pantano, sicuramente una delle più affascinanti per storia, architettura ed importanza logistica e non.

Approfondimento

L'aeroporto di Centocelle è stato il primo aeroporto italiano e fu aperto nel 1926. Non solo: già nel 1909, in questa stessa area, ai tempi semplicemente un prato-campo di volo, Wilbur Wright effettuò, con il suo Flyer, il primo volo eseguito in Italia. Era il 15/4/1909. Seguirono altri voli nei giorni seguenti ed in totale Wilbur Wright in 11 giorni effettuò 67 voli, di cui 19 con passeggeri.

Wright era stato invitato per queste 'esibizioni' e per formare il primo pilota italiano, l'ufficiale della Regia Marina Mario Calderara. Quest'ultimo divenne a sua volta l'istruttore della prima schiera di piloti italiani. Si costituì dunqule la prima scuola militare di volo italiana. Nel 1910 si costruirono 7 hangar.

L'aeroporto fu bombardato dagli Alleati durante la seconda guerra mondiale e, durante l'occupazione nazista, fu utilizzata dalla Luftwaffe. La sconfitta della guerra e la crisi del secondo dopoguerra tolsero smalto all'aeroporto e portò al progressivo allontanamento dalla zona di Centocelle delle attività aviatorie.

A partire dagli anni cinquanta si verificò poi nei suoi pressi l'enorme sviluppo edilizio che cambiò per sempre l'aspetto del luogo. 

Ospitò ancora reparti di volo fino agli anni '70. Parte del sedime è stato poi ceduto dal demanio militare al comune di Roma. La parte militare tuttora in esercizio dell'aeroporto di Centocelle, intitolata a Francesco Baracca, è oggi sede di diversi enti dell'Aeronautica e della Difesa: dal 1998 del Comando operativo di vertice interforze (COI), dal 2004 del Comando interforze per le operazioni delle forze speciali (COFS), dal 2007 dell'Italian Joint Force Headquarters (IT-JFHQ) dal 2014 del Comando Aeronautica Militare Roma (COMAER), e dal 2016 del Segretariato generale della difesa.

L'area in cui l'aeroporto è sorto è quello in cui anticamente esisteva la importantissima villa imperiale detta Ad duos Lauros ("presso i due allori") ed in seguito alla sua costruzione molti resti archeologici sono andati purtroppo perduti. Del resto, il nome stesso di Centocelle deriva dalle numerose stanze (cellae) del complesso. Oggi emergono comunque alcuni resti, anche appartenenti ad altre ville.

La villa ad duos Lauros, le cui strutture più antiche risalgono all'età repubblicana, divenne particolarmente importante ed imponente in età costantiniana, arrivando ad occupare quasi due ettari, quando appartenne a sua madre Elena. La villa era articolata intorno a un asse centrale est-ovest, e comprendeva un teatro, delle terme private oltre al mausoleo di Elena, il cui rudere si trova oggi accanto alla chiesa dei Ss. Marcellino e Pietro ed è detta 'Tor Pignattara' (per via delle pignatte inserite nella cupola, per alleggerire la struttura).