Il papa umanista Pio II fu uno dei primi 'ricognitori' di Villa Adriana e ce ne ha lasciato una emozionante descrizione, che oltretutto può essere letta come un monito: «L'imperatore Adriano edificò una villa nobilissima a guisa di una grande città. Ne restano ancora i semidiruti edifici, si vedono le vestigia dei peristili, dei grandiosi colonnati e delle piscine e delle vasche per bagni, dove le acque derivate dall'Aniene refrigeravano gli estivi ardori. La vetustà tutto ha deformato, e quei muri già ornati di stoffe dipinte o tessute d'oro oggi riveste l'edera. Sentirai i rovi crescere ove sedettero i tribuni coperti di porpora, e vedrai le dimore di regine abitate dalle serpi: a tal punto è labile la natura delle cose mortali».
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