Riserva Naturale di Acquafredda

La Riserva Naturale di Acquafredda è bellissimo ed appartato polmone verde di Roma. Un soave insieme di dolci colline, piccole valli incise dai fossi e, soprattutto, tanto verde ed infiniti canneti!  

La Riserva si trova nelle bellissime “campagne collinari” suburbane di Roma ovest, è stata istituita nel 1997 ed occupa 249 ettari. Il suo nome deriva dalle freschezza delle acque del Fosso della Magliana che lo attraversa e la sua area è compresa tra via Aurelia e via di Boccea, e tra il fosso di Montespaccato e il fosso dell’Acquafredda. È una zona ricca di sedimenti di sabbia, argilla e tufo.

In epoca romana la zona era attraversata dalla via Cornelia, che collegava Roma a Caere (Cerveteri), ed era caratterizzata dalla presenza di numerose ville rustiche. Sui resti di una di queste ville fu costruita nel XIII secolo la Torre dell’Acquafredda, notevole torre di avvistamento, che si caratterizza per i materiali con i quali è stata costruita, peraltro tratti dalle rovine della villa romana: scaglie di selce inframmezzate da laterizi e marmi nella parte inferiore, mattoni con pochi frammenti marmorei e selce nella parte superiore. La torre di Acquafredda fu successivamente inglobata in un casale. Essa è sempre ben visibile da queste parti.

Nel Medioevo era possedimento dei monaci di S. Pancrazio, come risulta da una bolla papale del 1176, dove per la prima volta è denominata appunto Acquafredda. Nel XII secolo appartenne alla Basilica di San Pietro, e poi, nella metà del secolo XVI, era in affitto a Giovanni Consolo da Rognano.

Nel 547, proprio qui, secondo una interpretazione storiografica, presso le acque del Fosso della Magliana, si accampò il famigerato re dei Goti Totila nell'anno 547, prima di conquistare Roma. Ma non tutti gli storici concordano.

Nella Riserva sono state censite 60 specie di piante erbacee, tra le quali molte officinali. Splendidi i canneti (non a caso la zona nelle adiacenze è detta “Val Cannuta”, attraversata dalla via omonima) e gli equiseti; ma a dirla tutta qui tutta la natura è meravigliosa: il suolo fertile ospita una vegetazione veramente molto varia: sughere, olmi, rose canine, ginestre, cardi e orchidee.

Nelle formazioni a salici e canneti vivono uccelli tipici degli ambienti umidi, come la folaga, la gallinella d'acqua, l'usignolo di fiume e il pendolino. Non è affatto difficile avvistarli e ancora meno ascoltarli. Già solo udirli nei loro meravigliosi versi, in quel bellissimo paesaggio, vale il viaggio! Sono presenti anche la poiana, l’airone cinerino e la beccaccia.

Per il resto, la fauna è costituita da anche da mammiferi come la volpe, la talpa, il riccio e l’istrice; tra i rettili sono presenti il ramarro, la biscia, il biacco, il cervone e il frustone.

In alcune sorgenti sono stati segnalati anche il granchio e il gambero di fiume, indicatori di acque pulite.

Oltretutto, l'area comprende ancora tenute agricole attive, in cui alcuni casali ospitano ancora famiglie di agricoltori. Producono ortaggi, fave, piselli, orzo, colza. Ma anche albicocche, mandorle, fichi, melograni e noccioli.

Accessi principali:

Via di Acquafredda, 88, accanto alla Torre di Acquafredda. Dotato di parcheggio per le auto. Fermata “Acquafredda/Garessio 3” bus 906.

Via Roberto Argo-angolo via Val Cannuta: ampio parcheggio e capolinea bus 889 e 546