Casa di Giacomo Balla

In via Bainsizza, nei pressi di Piazza Mazzini, c'è l'incredibile casa-museo di Giacomo Balla (1871-1958). La casa futurista di uno dei maggiori artisti futuristi. Qui egli visse e lavorò dal 1929 sino al 1958, anno della sua morte.

In precedenza l'artista aveva vissuto ai Parioli, in una casa affacciata su villa Borghese (parco che frequentava moltissimo, dipingendo anche en plein air). Ma, in seguito alla demolizione di quella sua amata abitazione, si trasferì qui. È importante sottolineare come, nel 1929, la città di Roma finiva in questa zona. (L'edilizia di questo quartiere è alquanto monumentale ma, nonostante ciò, poco oltre, in direzione nord, dobbiamo immaginare praticamente solo verde).

Il palazzo in cui si trova l'appartamento è stato purtroppo esternamente leggermente modificato. Ad esempio, i piani superiori del palazzo sono stati modificati. Ciò avvenne quando vennero ricostruiti totalmente i due palazzi adiacenti! Dunque, il contesto in cui il palazzo originario sorse è leggermente cambiato. Peraltro, in quest’occasione furono leggermente modificati anche i piani superiori del palazzo in cui sorge l’appartamento di Balla.

In trent’anni Giacomo Balla trasformò progressivamente l’intera abitazione di famiglia, facendola evolvere fino a farle assumere un’aspetto sempre più personale ed originale…fino a farla diventare una vera un’opera d’arte! Un’opera ambientale, pulsante di vita! Parteciparono all’impresa anche le due figlie, Luce ed Elica (figlie dai nomi non casuali, ovviamente: Giacomo Balla diede loro questi nomi nei peculiari periodi della sua fase artistica: Luce nel periodo in cui vi fu l'introduzione rivoluzionaria della corrente e luce elettrica nelle strade e nelle abitazioni – ciò ispirò la fase artistica di Balla in cui si concentrò su questo tema; Elica, invece, nel successivo periodo più propriamente futurista, legato alla fascinazione ed alla celebrazione delle macchine).

La casa era sempre aperta a tutti; qui, come già nella precedente abitazione dei Parioli, tutti – artisti e non – erano perennemente invitati ed incoraggiati ad entrare, così che la casa potesse funzionare come fucina e volano di ispirazione e creatività! Così che potesse avere la funzione di un caffè parigino…ma ubicato nella Città Eterna e…decisamente futurista!

Dopo la morte del grande artista le due figlie – che non si sposarono – continuarono a vivere in questa casa; e ciò fino a pochi anni fa. Artiste anche loro ed oltretutto ben consapevoli e partecipi delle teorie e dell’arte del padre, anch’esse contribuirono alla decorazione (al plasmare) dell’abitazione. Dopo la morte del padre, continuarono a mantenere nella casa lo stesso spirito. La casa è stata acquisita dallo Stato da pochissimo.

Questo luogo fu pertanto un laboratorio di sperimentazione ma ciò che è più importante sottolineare è che fu un progetto totale! Magari in divenire e con cambi di progetto ma dove tutto era comunque  pensato per coesistere organicamente; dove tutto rispondeva ad un comune intento e progetto di fondo.

Dove però si abitava davvero! E devo dire che questo aspetto si nota molto presto! E, nel mio caso, mi è talvolta istintivamente venuto da sorridere un po'! Perché questa è una casa di artista, con gli intenti progettuali di cui abbiamo parlato…ma è pur sempre una casa…di una persona: ed infatti, pur essendo ‘artistica’, la casa è pur sempre una casa e mantiene pertanto gli aspetti che sono comuni a tutte le abitazioni! È comunque una casa vera, autentica! Chi è ferrato, del settore, sa che esistono molte case progettate da artisti e/o designer che hanno la pretesa di fare case innovative...in astratto però! Dove loro non vivono però e dove non potrebbero e non vorrebbero mai vivere! Qui invece ci si abitava davvero!

Ciò che colpisce, già dal primo momento in cui si accede, è la continuità, notoriamente un concetto basilare nel Futurismo (e soprattutto nell’arte di Balla e Boccioni): continuità nella decorazione che non si ferma alle singole opere o ai singoli complementi d’arredo ma che prosegue da un oggetto all’altro, come se fosse un’”onda di energia” (e ciò avviene soprattutto lungo le pareti del corridoio-disimpegno centrale dell’abitazione, principalmente nei quadri affissi nella parte superiore di esso). C’è soprattutto esplicita corrispondenza tra le due opere poste ai due lati corti del corridoio-dismpegno. Questa caratteristica per Balla era molto sentita e, non a caso, la volle assolutamente presente e percepibile in questa sua casa.

Si tratta sostanzialmente della ben nota Ricostruzione futurista…ma non del mondo…bensì del micro-mondo della casa! Ed ecco che, oltre ai mobili, ai complementi di arredo ed anche agli utensili, tutto sia stato fatto o modificato ad hoc! E ciò che è veramente incredibile è che l'effetto complessivo sia talmente colorato e vitale da sembrare spesso....’so sixties’!!! Sembra spesso di stare davvero già negli anni Sessanta e quasi di sentire talvolta la musica e la cultura hippie! È tutto veramente colorato e caleidoscopico qui dentro!

Il salone è senza dubbio uno degli ambienti più suggestivi. Oltre alle opere di Balla e delle figlie è possibile ammirare i loro cavalletti per le tele, alcuni realizzati da loro artigianalmente con materiali di recupero. E ci sono anche e soprattutto i divani, colorati e futuristi, il lampadario. È emozionante pensare a quante persone importanti siano state qui dentro e quante discussioni artistiche (ed idee) siano nate qui!

Il salone è l'unico ambiente della casa dotato di piastrelle al pavimento rifatte secondo il progetto di Balla! Sono di un incredibile colore viola chiaro! Gli altri ambienti hanno, invece, ancora il pavimento originale! Perché? La guida non mi ha saputo dire. Forse Balla voleva creare un simbolico contrasto/dialogo? Movimento delle pareti e soffitti vs staticità del pavimento? C'erano probabilmente i tappeti e forse altro per coprirli.

Le camere da letto delle figlie, progettati a quanto pare soprattutto dalle figlie stesse, hanno incredibili soffitti decorati dove il cavo della corrente viene volontariamente lasciato a vista, così che diventi parte integrante dell'opera d’arte lì dipinta! Pitture floreali decorano le ante interne contro la luce ed anche i cassettoni degli avvolgibili. Divani e tappeti sono progettati da Balla e figlie e poi fatti realizzare da botteghe artigianali specializzate. Lo stesso vale per le ceramiche.

Il bagno e la cucina sono due ambienti molto colorati e decisamente vivi. In cucina il mobile-credenza è ancora quello degli anni Trenta ma le maniglie sono state rifatte totalmente da Balla e sono assolutamente di design! Belle e funzionali! Le sedie hanno colori diversi, squillanti ed hanno forme intriganti. Le stoviglie sono altrettanto colorate e piene di vita!

Per quanto possa sembrare paradossale, lo studio del pittore sembra quasi rimediato, collocato com'è in una sorta di disimpegno, una sorta di anfratto ubicato alla fine del corridoio-disimpegno, nei pressi della porta che conduce alla sua camera da letto. Lo studio è comunque incredibilmente affascinante, con le sue pareti variopinte – ma con predominanza delle tinte rosse – e le statue e, soprattutto, la scultura posta sulla sommità della soglia! Tutto ciò contribuisce a rendere questo certamente l'ambiente più affascinante ed incredibile dell'abitazione! Più che studio sembra quasi più un ambiente segreto di ispirazione e magico raccoglimento creativo! Con ogni probabilità egli lavorava e dipingeva anche e soprattutto altrove quando si trattava di creare opere di grandi dimensioni.

La camera da letto è quasi normale! La più ordinaria di tutta la casa. C'è comunque da ricordare che un tempo c'erano le carte da parati, che sono state rimosse da poco tempo, quando la casa è stata acquisita dallo stato e gestita dal MAXXI (Museo delle Arti del XXI secolo).

Le figlie hanno vissuto qui fino a pochi anni fa. Questa stanza era da loro usata anche come archivio, per carte ed opere. Infatti ancora oggi ci sono mobili per archiviare documenti e dipinti.

Ho l'impressione che non solo la guida ma forse proprio tutti gli studiosi siano ancora alquanto lontani dalla piena comprensione della storia e dalle caratteristiche di questa abitazione incredibile! E questo è, del resto, assolutamente normale: la casa è ancora ‘giovane’ e tutta da indagare! Ed è sempre affascinante sapere che ci sono ancora posti incredibili da studiare ed approfondire!

Nella casa ci sono anche molti tappeti. Balla e le figlie li progettarono e li fecero poi realizzare da botteghe artigianali. Stesso discorso per le ceramiche.

Per la visita bisogna fare riferimento al museo MAXXI.