Foro italico

Il Foro Italico è un luogo meraviglioso. Una grandissima risorsa, un grandissimo tesoro dei romani che ci aspetta sempre per accoglierci, e non solo per praticare sport o per assistere agli incontri sportivi. No, questo luogo è ideale anche e soprattutto per rilassarsi e per fare anche solo sane ed emozionali passeggiate!

Per me il Foro Italico non è mai stato solo un luogo in cui andare ad assistere alle partite: per me è sempre stato e sempre sarà un parco ed infatti lo inserisco tra i parchi di Roma! 

E’ anche un luogo perfetto per meditare: sullo sport e sulla vita (lo sport è notoriamente una metafora della vita e ci da aiuto e stimoli per vivere meglio e con sani ideali ma anche per la sana competizione) e ci scarica le tensioni. E a me piace anche meditare e ricordare le grandi imprese sportive che qui si sono svolte! Anche perché, come detto, sono di stimolo per migliorarci nella vita. A volte ho la sensazione di sentire ancora nell’aria quelle vibrazioni uniche che solo le competizioni sportive sanno dare e creare! Sembra davvero che chi voglia possa ancora percepire quelle vibrazioni nell’aria ancora a distanza di molti anni! E parlo delle Olimpiadi, campionati di tennis, nuoto, scherma ma, devo ammettere, anche e soprattutto dei mitici campionati di calcio del 1990!

Quando abitavo qui vicino andavo spessissimo a passeggiare al Foro Italico. Stupendo era andarci soprattutto dopo pranzo per digerire e soprattutto nel periodo da febbraio a giugno, quando il cielo blu si amalgamava così bene col verde perenne della natura e l’ombra dei pini era altrettanto meravigliosa come il sole che a sprazzi illuminava.

Questo è un vero parco! Tutti dovremmo frequentarlo di più ed amarlo e rispettarlo! Ci sono tantissime panchine e belle opere d’arte , di cui molte, ovviamente, ricordano e celebrano lo sport. E poi i memorabilia che ricordano le competizioni e gare nazionali ed internazionali che qui si sono tenute. Si può venire con la bicicletta, anche tutta la famiglia e lo si può fare in tutta sicurezza! E si può praticare lo skateboarding! C’è stato un periodo in passato in cui andava alquanto di moda e se ne vedevano parecchi di skatisti! Attenti però per favore a non rovinare i mosaici!

Gli internazionali di tennis di Roma, uno dei tornei più importanti ed antichi di questo sport, si tengono nella magica cornice del Foro Italico e quest'anno, dopo molto tempo, sono finalmente riuscito tornarci per assistere alle partite. Ed è stata, ancora una volta, un'emozione fantastica! Per il livello sempre alto del gioco, per il tifo, sempre verace ed appassionato (a volte anche troppo: chi non ricorda la celebre rosetta lanciata contro Borg, reo di aver messo alle strette il nostro Panatta) ed anche e soprattutto per la magica cornice del Foro Italico e di questa splendida zona di Roma!

Il Foro Italico è un luogo assolutamente unico. Luogo magico e suggestivo, dove natura, architettura e attività sportive si amalgamano in maniera ideale. Luogo in cui praticare sport (ed assistere alle competizioni) viene ancora più naturale, facile oltre che molto bene! Qui c'è davvero un magico incontro tra architettura, sport e natura, dove tutto viene reso sublime, anzi proprio trasfigurato, dall'abbraccio delle pendici di Monte Mario e del suo verde meraviglioso, fatto di lecci, macchia mediterranea e, soprattutto, di magnifici meravigliosi pini (soprattutto quelli marittimi, così tipici di Roma e che sempre destano l'ammirazione e il fascino dei turisti). Pini a perdita d'occhio!

È forse l'unica realizzazione di epoca fascista che possa essere definita caratterizzata da pochi difetti e non troppo retorica ed imbarazzante ed è per questo, credo, che ancora oggi quasi tutti gli italiani lo apprezzino! È vero, è sempre alquanto imbarazzante vedere le tipiche statue fasciste ed, in generale, la facies fascista...ma qui, come detto, anche per via della felice realizzazione, è sopportabile.

È veramente Mozzafiato il verde che si amalgama col bianco delle statue e il rosa dei palazzi del Coni. In effetti, tutte le strutture architettoniche sono state create per armonizzarsi con la natura. Ed il due palazzi del Coni sono stati costruiti ispirandosi all'architettura più nobile della grande tradizione architettonica italiana ed internazionale: principalmente quella rinascimentale, quella dei palazzi che si aprivano e si relazionavano con la natura circostante (soprattutto si segue l'esempio di Villa Chigi alla Lungara (la Farnesina), con le due ali che emergono dal corpo centrale in modo da aprire il palazzo al verde del parco. E poi ci si ispira certamente a Le Corbusier nell'altro palazzo che, invece, ha la parte inferiore centrale lasciata aperta (con vetrate), così da non spezzare troppo il verde e da consentire la vista del verde alle spalle dell'edificio.

Molte strutture, stadi e piscine furono realizzati scavando anche sottoterra ed essi ancora oggi, infatti, sono parzialmente interrate, proprio per rendere il loro impatto con l'ambiente circostante meno traumatico ed anzi, al contrario, ben amalgamare natura ed architettura. È chiaro che a suo tempo atletismo degli italiani che qui si allenavano era collegato e funzionale agli scopi fascisti. Comunque, con le dovute modifiche e distinguo lo sport può essere ancora assolutamente considerato il fondamento di qualsiasi società avanzata e sana.

Celebri sono lo stadio Olimpico (non tutti sanno che fu costruito nel 1928-32 da Enrico Del Debbio, e originariamente detto Dei Cipressi, essendo da essi circondato e decorato e che, soprattutto era molto più basso delle "versioni successive", in modo da non sovrastare la natura ed, anzi, al contrario, amalgamarsi ad essa in un precoce precursore caso di architettura proto-organica. Gli 'innalzamenti' successivi - per le Olimpiadi e poi per i Mondiali - lo hanno reso troppo grande e dunque stravolto l'impatto con l'ambiente circostante. E soprattutto la pur bella copertura contro sole e pioggia lo ha fatto) e lo stadio dei marmi (Enrico Del Debbio, 1928-33), dove le 60 statue di atleti furono donate da altrettante città italiane. Stupendo fare sport qui: ci si sente davvero cullati ed anche  soprattutto energizzati dalla natura  dalla bellezza del paesaggio! La vista sul parco di Monte Mario è davvero oltremodo magica da qui! Viene ancora più facile  spontaneo e naturale fare sport qui. Anche se ufficialmente possono praticare solo gli autorizzati in genere c'è tolleranza e chiunque può accedere (soprattutto intorno alla pista vera e propria. E anche solo fare il giro dello stadio dalle gradinate o anche solo da appena sopra d esse vi regalerà delle emozioni uniche. A me hanno sempre emozionato i palchi centrali, che ricordano l'antica Roma. Del resto qui ci venivo da bambino e in fondo un po'tutti i romani sono spesso venuti qui da bambini ed hanno spesso anti beo ricordi. Anche perché qui spesso si organizzano eventi pubblici. In effetti, noi romani associamo quasi tutti l Foro Italico con bei ricordi, anche magari solo di quando siamo andati llo stadio. O alle magnifiche piscine! Coi mosaici! Peccato he le pescine non saino per poco abbastanza grandi a raggiungere  dimensioni standard olimpioniche! Comunque si svolgono tutt'ora competizioni gonistiche e isef.

La perla, paradossalmente poco conosciuta, è lo stadio del tennis; originariamente denominato "Stadio della Pallacorda" e realizzato nel 1933-34 da Costantino Costantini, da qualche tempo intitolato a Carlo Pietrangeli, icona della storia del tennis italiano, talmente tanto da avere, appunto, uno stadio intitolato essendo ancora in vita. Unico al mondo, dato che, oltre alle statue, è decorato anche da lastre marmoree e di travertino sulle pareti ai margini del campo a gioco. Certo è un po'imbarazzante, essendo l'estetica quella fascista ma fa comunque la sua figura! Soprattutto è fantastico arrivarci per i tennisti tramite il tunnel: passano, infatti, dalla semioscurità alla luce abbagliante dello stadio, con i suoi marmi, le statue, il verde magnifico di Roma e del parco di Monte Mario. E col tripudio degli spettatori!! Un po'come al Colosseo. In una visita con l'università, corso di storia dell'arte contemporanea ho avuto il privilegio di passare attraverso quel tunnel e giungere sul campo! Lastre e statue ovviamente richiamano le decorazioni dell'antica Roma

Proprio sulla luce abbagliante è interessante approfondire: non tutti sanno che lo stadio è una gran figata ed una genialialata... però.... è troppo abbagliante!! Eh sì, tutto quel marmo sarà pure fico e imponente e spettacolare... peccato però che sia anche abbagliante per i giocatori! Ed ecco infatti che ultimamente hanno coperto le lastre marmoree che stanno sui lati corti, quindi quelli che i tennisti hanno di fronte quando giocano! Certo, il campo perde di molto il suo fascino....ma almeno è utilizzabile dai tennisti!!!

Altrimenti, di fatto, lo stadio è inutilizzabile! Almeno così ci dissero quando andammo con l'università: è uno stadio scenografico, fantastico ma non effettivamente utilizzabile! Almeno fino al recente restyling! Vabbè, è un po'come il fascismo: tutto fumo e niente arrosto!

 

Fiore all’occhiello del Foro Italico sono i mosaici. Certo, anche qui torna il discorso dell’imbarazzo sulle raffigurazioni e le frasi fasciste. Ma, come detto, possiamo superare tale giusto imbarazzo pensando alla funzione di monito che essi possono assumere per non ricadere negli stessi o analoghi errori. E poi anche notando che molti di essi sono belli e...importanti storicamente! Eh si, perchè la realizzazione di mosaici sono una delle più importanti acquisizioni e cose importanti, dal punto di vista storico-artistico, fatte dal fascismo. Non tutti sanno che fu il fascismo a riportare in voga i mosaici e far tornare le necessarie competenze nel realizzarli. Dopo secoli in cui essi non erano stati più realizzati (o realizzati poco e non così bene), il fascismo incoraggiò la ripresa di tale importnate e aulica forma d’arte e la formazione di maestranze e delle ‘filiere’ di produzione. I mosaici furono ‘riesumati’ e realizzati dopo moltissime centinaia di anni perché erano ‘funzionali’ all’estetica ed alla ideologia fascista. Ed, in effetti, sono spesso discutibili nel contenuto ma comunque di abbastanza buona qualità e meritori di lode anche solo per aver riportato in auge tale forma di arte che è di grande impegno e necessita grande organizzazione e tecnica e perizia (non si possono improvvisare i mosaici, infatti, nel medioevo solo pochissime città potevano vantarsi di averli, clicca qui per approfondire). Gli altri mosaici sono in Piazza Augusto Imperatore, all’Eur.