Lo stucco nell' antica Roma

Lo stucco è un impasto costituito da calce e polvere di marmo. Con esso si potevano realizzare cornici, modanature e fregi figurati, bassorilievi delle volte, colonnine tonde, poligonali, lisce e strigilat, conchiglie sulle calotte delle nicchie semicircolari; altorilievi, statue e ritratti tutto tondo.

Per le modanature più semplici venivano utilizzate sagome che consentivano di ottenere il profilo voluto nel senso della lunghezza, mentre per i motivi ripetitivi venivano adoperati stampi che lasciavano la loro impronta sullo stucco ancora fresco. A seconda della sporgenza e del peso, le decorazioni veni- vano ancorate alla muratura con chiodi e grappe di legno di diversa lunghezza. Lo studio dei fori lasciati da tali sostegni, consente di ricostruire la forma di perdute figure visibili i segni graffiti sull'intonaco per la realizzazione delle immagini a rilievo.

Le colonnine avevano all'interno supporti costituiti da elementi tubolari di terracotta o da assi di legno utilizzati anche per le erme del sepolcro dei Valeri. Queste erano infatti modellate attorno ad un palo sul quale era avvolta una corda per garantire una mi- gliore adesione della malta.

Le decorazioni a stucco erano di regola bianche ad imitazione del marmo e contrastavano efficacemente con i vivaci colori degli affreschi. Talvolta esistevano anche modanature architettoniche dipinte "a finto marmo verde" e stucchi ocra, ottenuti, eccezionalmente, mescolando il colore direttamente nell'impasto.