Hermes o Mercurio

Hermes/Mercurio è il messaggero degli dei e dio del commercio e dei commercianti. Era figlio di giove e di Maia. Era anche dio della buona fortuna, protettore delle strade, dei viandanti. Ma anche dei ladri (pare dunque che per gli antichi la differenza tra commercianti e ladri fosse quasi inesistente!) e dei giocatori d'azzardo.

I suoi attributi sono il petaso, cappello da viaggio dotato di ampia visiera e soprattutto di ali. Egli infatti doveva spostarsi molto velocemente e simboleggiare lo stesso. Ali potevano spesso trovarsi ai suoi piedi. I romani lo chiamavano in effetti "Alipes", "dalle ali ai piedi".

Altro attributo caratteristico è il caduceo: bastone provvisto di ali con alla sommità due serpenti avvinghiati. È simbolo di principio pacificatore. Narra lo scrittore latino Igino: Mentre si aggirava per l'Arcadia, Mercurio vide due serpenti stretti l'uno all'altro come se lottassero. Gettò la verga tra di loro ed essi si separarono: per questo si disse che tale verga era uno strumento di pace. Alcuni perciò, quando costruscono un caduceo, vi aggiuno due serpenti avvinghiati attorno, perché Mercurio con quel gesto aveva trovato un principio pacificatore" (Mitologia Astrale, 7,2). Mercurio aveva ricevuto la verga da bambino da Apollo: lo ricevette in cambio di una lira che aveva inventato e costruito adattando sette corde sul guscio di una tartaruga. Il caduceo è il simbolo dell' araldo e del viandante.

Mercurio è anche "Psicopompo", cioè "portatore di anime" ed accompagna pertanto le anime nell' aldilà.