La statua di Carlo I d'Angiò ai Musei Capitolini

Quando vado ai Musei Capitolini la prima sala che visito è sempre quella medievale! Ciò è quasi inevitabile, dato che sono un medievista!

Peccato che in pochi restino abbastanza tempo in questa piccola sala che però contiene opere molto importanti!

Tra queste spicca la statua di Carlo I d'Angiò (1277 circa), opera di Arnolfo di Cambio. Francese, questo grande personaggio storico fu per qualche tempo artefice del destino di Roma ed influenzò parecchio il papato. Resse soprattutto il comune di Roma, essendo stato nominato senatore.

Ecco perché si realizzò questa splendida statua. Generalmente quando si parla di musei capitolini tutti parlano sempre e solo della celebre statua equestre di Marco Aurelio e dei ritratti di Costantino. Eppure, anche questa statua andrebbe citata! Sì, perché stiamo parlando di una pietra miliare della storia dell'arte!

È opera di uno dei più grandi ed importanti e rivoluzionari scultori e cioè Arnolfo di cambio e questa sua opera è fondamentale per un motivo preciso: è il primo ritratto realistico di un personaggio vivente dai tempi degli imperatori romani! (Se escludiamo gli pseudo-ritratti di Federico II risalenti alla prima metà del XIII secolo ed i ritratti per monumenti funebri (come quello di Clemente IV di Pietro di Oderisio conservato nella chiesa di San Francesco di Viterbo).

Arnolfo è riuscito a conferire magistralmente anche e soprattutto l'autorevolezza al personaggio. Carlo siede maestoso con corona sul capo e lo scettro in mano. La posa ed il panneggio sono ispirate dalle antiche statue romane ma la vitalità espressiva del personaggio è tipicamente gotica. Il volto, in realtà, presenta ancora tratti idealizzati e neutri ma ha tratti naturalistici come l rughe sotto le guance e d una leggera fossetta sul mento.

Arnolfo è l'artista che ha introdotto il linguaggio gotico e ciò soprattutto nell'architettura (cibori di Santa Maria in Trastevere e San Paolo fuori le mura).

La statua si trovava originariamente all'interno della chiesa di S. Maria in Aracoeli.