la dogana dei turisti a Roma ai tempi di Stendhal


Nelle "Passeggiate Romane" di Stendhal sono davvero tanti i brani in cui ci si può divertire imparando!  Ad esempio in questo, in cui l'autore sembra divertirsi a 'punzecchiare' gli inglesi che vengono descritti come non proprio signorili quando c'è da tirare fuori una sorta 'tassa di soggiorno turistica' ante litteram!
"8 dicembre 1827 - Di solito i turisti maledicono i resti del tempio di Antonino Pio, sebbene queste undici colonne costituiscano forse la più bella rovina del genere, a Roma; ma vi hanno messo la dogana, dove è condotto al suo arrivo il povero turista; e basta che tre o quattro carrozze abbiano preceduto la vostra, magari piene d'Inglesi il cui spleen non si lascia sfuggire l'occasione per attaccar briga con i doganieri, ed ecco che la vostra attesa può benissimo prolungarsi per due o tre ore. Volete arrabbiarvi? That is the question.
No, l'orgoglio insopportabile degli Inglesi sarà per voi come l'ubriachezza di un ilota per uno Spartano; no, voi penserete a quella grande dose di pazienza che avete accumulata prima di venire in questo paese di piccole angherie e di piccoli despoti. Vi consiglio di abbordare un doganiere con aria sorridente, e di dargli un paolo (cinquantadue centesimi): commosso da tanta generosità, e dalla vostra allegria, si renderà utile al signor Francese, dato che questo nome, unito a quello di Napoleone, ha ancora un enorme prestigio in Italia.
Ah, se i nostri ministri sapessero sfruttare l'eredità di quel grande, distribuendo ai più meritevoli, come fece Luigi XIV, venti pensioni di cento luigi ciascuna e trenta decorazioni; quale influenza darebbero al re di Francia!"
(Stendhal, Passeggiate Romane, Garzanti, ediz. 2004, p. 136)