Il Piè di marmo

Solo Roma sa regalare emozioni così: camminani lungo una pittoresca via del centro ed, improvvisamente, ti trovi davanti un grandissimo piede di marmo...ma grande veramente!! Immediatamente ti viene da immaginare quanto grande dovesse essere la statua intera! E forse solo dopo ti viene da chiederti cosa diavolo ci faccia questo piede qui in mezzo alla via e quale sia la sua storia!

Ma andiamo con ordine: la statua proviene quasi sicuramente dall'Iseo Campense, un antico santuario (non più esistente) che sorgeva da queste parti nell'antichità. Era un grande santuario dedicato alle divinità egizie Iside e Serapide. Il nostro grande piede - che apparteneva con ogni probabilità ad una grande statua del complesso - si trovava originariamente all’imbocco di via del Piè di marmo con piazza del Collegio Romano. Solo nel 1878 fu spostato dove lo ammiriamo oggi. La motivazione del trasferimento è alquanto curiosa: il nostro bel piede era d'intralcio per il corteo funebre del primo re d'Italia, Vittorio Emanuele II! Eh sì, perche, come è noto, il primo re d'Italia fu tumulato all'interno del Pantheon (dove tutt'ora si trova!) e lo splendido edificio si trova, in effetti, non lontano da quì! Ecco perché, insomma, il piè di marmo fu trasferito dove lo ammiriamo oggi! E, per l'occasione, venne realizzato anche un nuovo basamento in laterizio sormontato da una lastra in travertino nel quale si inserì anche un frammento di una colonna antica.

Tradizionalmente, si ritiente che questo piede "appartenga" ad un altro celebre frammento di statua di Roma: la celebre "Madama Lucrezia" (una delle tante "statue parlanti" di Roma), che si trova in piazza san Marco. Non ci sono però prove. Comunque è possibile che anche tale statua appartenesse all'Iseo Campense, come del resto anche la celebre gatta di palazzo Grazioli.  

Il pie' di marmo calza probabilmente una crepida. Ossia il sandalo di origine greca con la suola da cui si alzavano due fiancate con fori lungo il bordo; nei fori passavano dei lacci che fissavano la calzatura al piede. A volte queste fiancate erano formate da reticelle che rendevano la crepida ancora più leggera.

I piè di marmo dei Musei Vaticani

Non tutti sanno che, così come in altri musei romani, è possibile ammirare altri "piè di marmo"... anche ai Musei Vaticani! 

In questa sede prestigiosa ne troviamo addirittura due...nella splendida Galleria dei Candelabri! Si tratta sempre di piedi che calzano la crepida!

 ESCAPE='HTML'
 ESCAPE='HTML'