VILLA D'ESTE


Noi italiani siamo talmente abituati alle fontane che spesso diamo per scontata la loro presenza e, soprattutto, della moltissima acqua che distribuiscono.
In realtà, portare così tanta acqua non è affatto facile e ancor meno lo era nel Rinascimento. Ed è per questo motivo che il cardinale Ippolito d’Este, nella sua celeberrima Villa, volle ripetutamente auto-celebrare il suo mastodontico sforzo per convogliare l’acqua al suo interno.
Molte fontane mostrano e celebrano tale impresa ma altrettanto fanno molti affreschi all’interno del palazzo: ad esempio nella sala di Mosè.
Qui, sulla volta, è possibile ammirare una pittura attribuita a Durante Alberti che raffigura l’episodio biblico in cui Mosè fa scaturire l’acqua dalla roccia.
Si tratta di una raffigurazione sicuramente alquanto comune nella storia della pittura italiana ma, in questo caso, si connota di un ulteriore significato, alludendo allo sforzo quasi sovrumano del cardinale per portare l’acqua alla sua villa: così come Mosè poté portentosamente far scaturire l’acqua, così Ippolito riuscì a portare l’acqua nella sua villa!